venerdì 27 febbraio 2009 Aggiornato oggi alle 20:00
venerdì 27 febbraio 2009, 07:00
«Le mie nozze da incubo tra insulti e bugie»
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Habibi, cosa stai facendo? Sto scopando... con un'altra!... e non rispondo al telefono!
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Ayka Dolly
La prossima volta vadano a Cattolica
di Paolo Granzotto
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commenti (2)
Tutto è bene quel che finisce bene. Siamo lieti e sollevati nel
sapere che l’avventura dei cinque turisti sequestrati la scorsa settimana
nell’Egitto meridionale si è conclusa felicemente. Però adesso basta. Capisco
che può farsi irresistibile la voglia di spingersi nel cuore del deserto per
rimirare graffiti rupestri - la testa stilizzata di una gazzella, l’impronta di
una mano, cose così - e ancor più irresistibile il piacere di mostrare a parenti
e amici, una volta fatto ritorno a casa, i filmini che testimoniano la
strabiliante esperienza. Però, siccome il mondo è grande e vario, sabbia ce n’è
in quantità e di graffiti pure, i cultori della materia facciano il favore di
scegliere, per la prossima scorribanda, zone non a rischio. Come era, come è,
quella del Gebel Uwainat, dove appunto si erano recati, con scorta armata tanto
perché non ci fossero dubbi, Walter Barotto, Michele Barrera, Giovanna Quaglia,
Mirella De Giuli e Lorella Paganelli. L’invito, cortese ma fermo, a indirizzarsi
verso mete più tranquille ma non per questo meno interessanti (ci sarebbero,
lancio questa proposta, anche magnifici graffiti, camuni per la precisione, in
Val Camonica) muove da due esigenze. La prima è che ci sta a cuore l’incolumità
personale di tanta brava gente. La seconda è che mettendola a repentaglio,
l’incolumità, capita di cacciarsi nei guai. E al Paese gli sale il cuore in
gola. E tutti son lì a preoccuparsi. E la Farnesina deve attivare l’unità di
crisi. E si mettono a sfrecciare gli aerei con a bordo i mediatori, gli esperti,
gli amici degli amici del giaguaro. E magari si passa in banca per ritirare
consistenti paccate di dollari, di piccolo taglio e con i numeri di serie non
consecutivi. E cominciano le trattative (versione diplomatica della nota pratica
conosciuta come «tirare sul prezzo»). E intanto l’ansia aumenta. E poi, quando
va bene, si paga, i sequestratori salutano e se ne vanno col grisbì mentre i
sequestrati, allegri e sorridenti, tornano a casa.Be’, così non va. Un viaggio
turistico non può trasformarsi in un affare di Stato e non può, non deve
concludersi, come a volte si conclude, con un salasso di Stato. Ricordino, i
futuri partecipanti a escursioni in terre insidiose, che il riscatto lo pagano i
contribuenti, lo paghiamo noi. E che dunque il sollievo di saperli, se mai
incappassero in qualche disavventura, sani e salvi è sempre accompagnato da una
riflessione: ma perché non se ne stanno a casa? Ma perché la prossima volta non
vanno a Cattolica o a Filettino Campo Staffi dove il peggio che può capitar loro
è di smarrire il cellulare?Il ministero degli Esteri aggiorna, si può dire
quotidianamente, un elenco di Paesi considerati a rischio. Elenco del quale
dovrebbero tener conto sia le agenzie di viaggi sia i turisti in vena di brividi
esotici e di avventure «no limits», «estreme». Non facendolo, gli uni e gli
altri ci tengono sotto ricatto, ben sapendo che se una comitiva di vacanzieri
viene sequestrata ci si attiverà per trarli d’impiccio magari pagando il
riscatto. La solidarietà è una gran cosa e si porta molto, di questi tempi. Però
quando è estorta non dico che perda di valore, ma assume i contorni del
balzello. Per essere più chiari, della tangente. E tutto per poter dire: io sono
stato nel Gebel Uwainat, certi graffiti...ATTENZIONE... E POI PIU' SOTTO, SI FA PUBBLICITA' A :
viaggio nel sahara facile per
tutti avrai un 4x4 da
guidare in pista !http://www.desertfoxtravel.com/COSI' OLTRE AI PREDONI ANCHE IL PERICOLO DELLA GUIDA ... MA PER I TURISTI, CHE LE SQUADRE DI SOCCORSO TROVERANNO AMMACCATI O MORTI DIETRO DISCESE ARDITE E RISALITE PAGHERA' LUCIO BATTISTI! MA CONTINUIAMO A LEGGERE PERCHE'
SEGUONO 2
COMMENTI
il 30.09.08 alle ore 15:25 scrive:
Direi che Granzotto ha colto nel segno il pensiero comune della grande
maggioranza della popolazione italiana!! Direi che il senso comune si potrebbe
tradurre in una proposta di Legge... chi va in zone considerate "a rischio" dopo
si deve "arrangiare in proprio". Se è in grado, bene, altrimenti sono affaracci
suoi!!! Comprendo le trattative per "liberare" personale italiano inviato nelle
missioni all'estero, sia militari che civili, ma adesso pure i "turisti della
domenica"... Basta!!!! Che vadano alle Canarie o in Grecia, che di cose da
vedere ce ne sono tante!!! Oppure viaggino armati e pronti a difendersi...
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un'infrazione
#1 orbison (25) - lettore
il 30.09.08 alle
ore 12:08 scrive:
Stamattina andando al lavoro ero insolitamente depresso.
Lei mi ha salvato ancora quando lessi il suo artcolo, dottor Granzotto.
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un'infrazione
2 commenti
LA MAMMA DEI GIORNALISTI, AL SERVIZIO DI UNA STAMPA BECERA, SUPERFICIALE , IRRISPETTOSA DELLA PERSONA E LECCABACIACULIDELLACASTA, FERTILIZZANTE DELLA PIU' BASSA OPINIONE PUBBLICA COMUNE, PORTATRICE SANA DELLA MORTIFICAZIONE DELLA CULTURA, E' SEMPRE INCINTA.
"Se un uomo non tiene il passo con i compagni, forse questo accade perché ode un diverso tamburo. Lasciatelo camminare secondo la musica che sente, quale che sia il suo ritmo o per quanto sia lontana"
(da Walden - Thoreau)
Perché per me l'unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Oooohhh!
(da On the road) by AKIMI www.lalavagnetta.iobloggo.com