Descrizione:
Uno spietato ritratto dell’Egitto contemporaneo. Una raccolta di racconti rimasta a lungo inedita perché vietata da un anonimo impiegato --- Undici racconti, undici protagonisti: un misantropo ossessionato dal contatto con gli esseri umani, un ragazzino invalido che tenta di andare in bicicletta, la gravidanza indesiderata di una ragazza povera, una studentessa osservante quanto ipocrita, la bella amante francese di papà, un fratello e le sue vacue giaculatorie alla sorella, un bambino obeso zimbello della classe, le umilianti fatiche di un ricercatore di medicina, un vecchio “fedele al partito”, l’inconsolabile lutto di un figlio verso il padre defunto, l’ordinaria cattiveria di un bambino che si prepara a essere un degno cittadino egiziano. Comune denominatore: la cattiveria – appunto –, l’ipocrisia, il disprezzo del dolore altrui, l’atavica mentalità del servo che vuol solo essere padrone di altri servi. È un ritratto impietoso e sarcastico dell’Egitto di oggi. Molto lontano dall’esotismo turistico e dalla retorica “impegnata”, è il ritratto di un’umanità piccolo-borghese irrimediabilmente sconfitta, improduttiva, rinchiusa nella propria rispettabilità esteriore, moralmente abbietta.
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