Quando è il cuore a scrivere con coraggio
È così, finisci di leggere GOODBYE HABIBI di Clara Caverzan e rimani lì
commossa, dopo ore di lettura ininterrotta o quasi, con il libro in mano ed il
cuore gonfio. Sembra che lei lo abbia scritto per te e non capisci più
se Virginia sei tu o è l’eroina di quel romanzo così emblematico, che lascia di
sasso, che ti lascia in contraddizione. Eppure hai capito tutto, finalmente hai
letto così chiaramente dentro di te, ma ti senti in crisi. Allora riprendi a
leggerlo e con la matita sottolinei passaggi great, descrizioni struggenti che cerchi nella memoria e ritrovi in Proust, come quella “ … Bahr, in
arabo بحر
, mare! E lui è il mare. Ne
possiede il movimento, il richiamo, l’indifferenza, il mistero, il tormento
forse. Quando nuota è un tutt’uno con l’acqua. Per respirare si gira 180° verso
il sole. Regala l’ovale del suo volto, la totalità arcuata del suo torace, la
sua ascella allungata, la perfezione del suo braccio che, liscio come un olio,
scompare di nuovo sott'acqua. Riappare, mentre gli occhi di Virginia, ormai lo
cercano vagando sugli specchi delle onde, lontano, proprio come si cerca un
delfino. E come quella di un delfinide, la pelle del suo dorso è così lucida
che splende al sole. Nuota come fa l’amore, entra nell’acqua facendone parte,
senza scomporla, la muove solo nel ventre. Mentre tutto lì intorno si propaga... ” E
stai trattenendo il respiro. È come prendere consapevolezza della propria vita all’improvviso,
scoprendola dentro le pagine di un libro ed il film che ti è passato davanti agli
occhi, mentre leggevi così avidamente, è la storia di quel pezzo della tua vita
che non riesci ancora a lasciarti dietro le spalle o a strapparti di dosso. Un'avventura dalla quale non sai come ne sei uscita intatta. Quell'innamoramento vero, quello che è follia, quello che tutte sognamo e che vorremmo si ripetesse. Alcune donne di cui hai sentito parlare o di cui hai letto le confessioni, non ce l'hanno fatta e fanno ancora fatica ad alzarsi al mattino e riprendere in mano la loro vita. Altre in preda all'odio si sono trasferite in Egitto proprio nella stessa città dove lui vive e tutti i giorni gli passano davanti ... si fa, si fa ... e non riesci a crederci. Un tesoro che vuoi custodire dentro di te, perchè la storia che hai vissuto con un lui, così lontano e così straniero, adesso, in fondo in fondo, un tesoro lo è: in certi momenti non meglio precisati quel bastardo, come lo chiami adesso, ti aveva fatto sentire VIVA.
Da facebook:
Molti signori giornalisti, escluso Coltro del gruppo dell’Espresso e qualche altro, hanno voluto trovare in GOODBYE HABIBI del turismo sessuale al femminile. Non è così e avremo dovuto aspettare una giovane lettrice per capire che cosa c’è in quest'ultimo romanzo d’amore di Clara Caverzan.
“Prima di tutto : COMPLIMENTI!!!!!! Era da tanto che non leggevo più un libro intero dopo la nascita del mio bambino...ed ho faticato anche a ritagliarmi i miei spazi per leggere il tuo.. comunque...arrivi ad un certo punto che non riesci proprio più a smettere di leggere, vieni rapita dalla storia e non puoi smettere fino all'ultima pagina, quando pensi che la storia finisca con Virginia che finalmente capisce che Bahr vuole solo approfittare di lei e lo manda a stendere! Ed invece un finale del tutto inatteso; una scena d'amore/dolore che ti invade di sentimenti contrastanti, per finire in un tragico epilogo che forse è l'unica soluzione per fare a meno di lui, per uscire da quel circolo vizioso soldi-amore-potere.
A Virginia in un primo momento crolla il mondo addosso, perché in fondo in fondo pensava che lui fosse comunque innamorato di lei, per l'intesa sessuale e per gli anni passati insieme...però poi arriva la forza interiore...quella che non è riuscita ad avere con Mariano, che tra l'altro si scopre xxxxxxxxxxxxxx ( non voglio compromettere la lettura di chi lo sta leggendo ) Ed è l'unico personaggio che ho veramente odiato moltissimo!!! Nelle prime pagine stavo male mentre leggevo perché Mariano mi ricorda gli stolkers ed è doloroso leggere e riconoscersi in quelle parole...perché è come se in quel momento rivedessi tutto "da fuori". Gioia invece è l'amica che tutte vorrebbero, fedele confidente e faro nel mare in tempesta, simpatica, ironica ma nello stesso tempo realista, una che cerca sempre di far rimanere Virginia con i piedi per terra.
E poi secondo me c'è sempre il discorso del pensiero di Virginia sulla differenza razziale che gioca molto soprattutto nel finale.
Troppo sesso? A me non sembra e poi sinceramente la letteratura erotica se scritta bene la trovo sublime! C’è molta analisi, molta introspezione sicuramente, perchè è una scrittura molto dettagliata. Clara Caverzan si sofferma e spiega molto bene gli stati d'animo della protagonista...arrivi ad essere depressa insieme a lei, a gioire insieme a lei, a pensare "dai cavolo Virginia svegliati!!! È lampante che vuole solo i tuoi soldi!!", diventi un tutt'uno con i suoi pensieri, però...Bahr mi è stato antipatico dalla sera di Natale nella villa di Virginia...!
Però sti egiziani....sembra che abbiano il miele addosso....un fascino particolare...e una capacità di corteggiamento a cui è difficile rimanere indifferenti...
Secondo me Virginia nel finale, riacquista la sua lucidità, il suo modo di pensare nei confronti di quello che alla fine è un "negro" (come dice lei), e lui da essere inferiore ha il suo prezzo... ( l’etichetta di uomo inferiore se la dà da sé dandosi un prezzo), ciò che non ha lei, donna europea affermata e ricca. Mi sarei incazzata da morire se Virginia gli avesse dato tutto tutto!!!!
E comunque secondo me quell’ultima frase fa capire il concetto della superiorità e nello stesso tempo ti lascia di sasso. Con mille domande sul futuro di Virginia.
Mah che dire di più?, mi ha appassionata molto "Goodbye habibi", infatti stavo pensando di cercare Desideria”.
" Ho appena terminato di leggere ''Goodbye habibi'' di C.Caverzan
stupendo!!! favoloso !!! complimenti per questo libro che non ho solo letto ma ne ho fatto tesoro...mi è piaciuto veramente tanto anche se il finale è stato un pugno nello stomaco...comunque ho amato da subito Virginia perchè anche se una donna vive una vita agiata non è felice se a mancare è la cosa più importante: l'amore...la compr...ensione e la vicinanza della persona a cui lei ha affidato la sua vita...quindi capisco benissimo la sua sete d'amore soddisfatta dalle parole e dagli atteggiamenti del bel nubiano....sete che l'ha resa cieca difronte all'evidenza. Sono certa che Virginia essendo una donna intelligente ha messo in considerazione questa possibilità ma il suo cuore diceva: lasciati amare solo così ti sentirai finalmente VIVA e solo per questo ha accettato tutte le richieste...conoscere Bahr è stato come aprire una finestra e lasciare entrare il sole nella sua vita e quindi in parte giustifico il finale perchè ha capito che in fondo anche questo amore era solo sofferenza....
Ho amato anche la sua amica Gioia perchè da amica sincera ha cercato di farle aprire gli occhi ma poi quando l'ha vista felice le è stata vicina....
il marito invece l'ho odiato da subito...una persona meschina...
che dire del bel nubiano...gli egiziani...anche quelli meno istruiti...hanno un qualche cosa di affascinante che cattura....dobbiamo essere noi a valutare la cosa e decidere cosa è meglio per noi in quel momento....
hai parlato di sesso con una classe incredibile che ha reso l'immagine quasi poetica e non volgare...bravissima....ho deciso di leggere anche Desideria perchè mi ha molto incuriosito il tuo modo eccellente di scrivere circa questi argomenti....buona giornata e grazie per averci regalato questo libro meraviglioso.....♥ "
Ayka Dolly
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