A.A.A. TURISTA DA SPENNARE IN EGITTO CERCASI

A.A.A. TURISTA DA SPENNARE IN EGITTO CERCASI
Avviso importante a tutte le turiste in partenza per l'Egitto: A.A.A.: IN MAR ROSSO RICORDATI DI FARE ATTENZIONE A NON PESTARE IL CORALLO, A NON ENTRARE NELLE MOSCHEE A CAPO SCOPERTO E A BRACCIA E GAMBE IGNUDE E AGLI SHARMUTE - sharmute: gigolò, che si fa mantenere dalle donne. ( Ci spiace, ma nessun risultato "PROSTITUTO" è stato trovato nel VOCABOLARIO ITALIANO).

giovedì 11 giugno 2009

SULLA SPIAGGIA DI MARSA ALAM APPENA FUORI DEL RESORT

Piccola enciclopedia:Marsa Alam, in arabo significa “la baia delle bandiere” veniva chiamata così perché era consuetudine della piccola popolazione elevare bandiere per consentire alle piccole barche in mare di trovare facilmente la via del ritorno. Situata 270 chilometri a sud di Hurghada e a 132 chilometri da Quseir, lungo la costa del Mar Rosso si trovava questo sconosciuto paese di pescatori e allevatori chiamato fino a quando, agli inizi del 2000, da una lungimirante operazione urbanistica e supportata da una impressionante azione pubblicitaria divulgata attraverso tutti i mezzi di comunicazione europei è nata dal nulla la famosa località turistica di Marsa Alam, in questo momento il centro turistico più conosciuto del Mar Rosso. Abitata fino a poco tempo fa da non più di seimila persone che si occupavano di pesca e pastorizia ma soprattutto erano in gran parte minatori che lavoravano nelle antiche miniere di marmo e fosfati che si trovano nella zona interna del deserto. E’ questa la vera origine di Marsa Alam che risale al tempo dei faraoni e successivamente dei romani, periodi nei quali il deserto circostante era ricco di miniere d’oro, smeraldi e pietre preziose. La popolazione locale di Marsa Alam ha origine da due diverse tribù beduine: gli Al Ba Abda e la tribù degli Al Basharya che vissero per lungo tempo nella parte del deserto orientale e ancora oggi queste tribù vengono utilizzate per proteggere il confine orientale del paese. Con il tempo le tribù si mischiarono sempre più alla cultura araba al punto che venne loro inculcata la religione islamica. Gli Al Ba Abda e gli Al Basharya parlano oggi la lingua araba ma le loro lingue originarie sono chiamate Tebdawi o Badawit e sono soltanto parlate e non scritte così come per buona parte dei linguaggi delle tribù beduine. La vera natura di questa gente è da sempre la caccia e i loro rifugi chiamati Khisha venivano costruiti su vari livelli per ripararsi dalle piogge ed era responsabilità delle donne quella di costruire e mantenere le capanne. Oggi il governo egiziano ha avviato un progetto per la costruzione di abitazioni, servizi sociali, ospedali e scuole per queste persone che improvvisamente sono state sbalzate dalla loro piccola comunità beduina per trovarsi oggi immersi in una realtà che non gli appartiene. Marsa Alam è situata all’incrocio tra la strada che costeggia il Mar Rosso e l’antica strada proveniente da Edfu sul Nilo. La prima parte del percorso, provenendo da Edfu è occupata da un deserto piuttosto piatto e leggermente ondulato; più avanti le rocce s’innalzano nelle cime dei monti del Mar Rosso. Questa strada, costruita molto probabilmente da Tolomeo II nel periodo greco, attraversa innumerevoli luoghi storici come Wadi Baramya dove gli antichi egiziani estrassero molto del loro oro, poi Wadi Miya, dove si trova un tempio costruito da Seti I. Lungo il tragitto sono presenti diversi graffiti del periodo prefaraonico che rappresentano perlopiù animali come giraffe, capre e scene di caccia. L’odierna Marsa Alam ha perso tutti i suoi vecchi connotati di paese arabo abitato da beduini e pescatori e oggi è un susseguirsi di hotels che stanno piano piano invadendo tutta la costa. ...
Da: http://www.marsaalam.biz/infogen.htm
La chiamerò Elena la nostra protagonista di questa nuova storia vera.
Ely età 38 anni, statura un pochino al di sotto della media, capelli biondi che le arrivano alle spalle, con meches curate e taglio alla francese, italiana di Settimo Torinese in provincia di Torino, professione funzionaria di banca, titolo di studio: laurea in economia e commercio.
11 Aprile 2009: sta passeggiando lungo la spiaggia, di buon'ora fuori del confine del resort, raccoglie piccole conchiglie. Ad un tratto viene distratta da un ragazzo seduto all'ombra di un muretto del nuovo hotel in costruzione, con una mano tiene un braccio sanguinante, non si lamenta ma la sua faccia è molto sofferente. Il ragazzo alza gli occhi imploranti aiuto verso Elena che subito si china davanti a lui per aiutarlo. Il ragazzo si arrangia con l'inglese e fatica a comprendere l'inglese più preciso di lei. Lei si sforza di abbandonare la pronuncia e di adattare il suo inglese a quello di lui. Si chiama Mahmud e non sa dove andare a farsi medicare. Elena lo aiuta ad alzarsi e sorreggendolo, lo accompagna verso l'acqua del mare a pulire la ferita. La ferita è profonda, si vedono i tendini del polso, la mano e il gomito presentano escoriazioni varie e sono gonfi. Elena si toglie il pareo dicendo - Oh mio dio , oh mio dio, che si fa ora? ma da quanto sei qui in queste condizioni? - si guarda intorno ma in quella spiaggia deserta ci sono soltanto lei, Elena, e Mahmud. Gli avvolge meglio che può la mano e l'avambraccio. Lo invita a seguirla ma lui ripete che a lui è vietato entrare nel villaggio e si ritrae che vuole andarsene. Elena lo rassicura e lo costringe a seguirla e a non aver paura, c'è lei e lui è ferito, non si può omettere soccorso a nessuno. Ma in Egitto purtroppo non è così, tant'è che Elena dovrà litigare con diversi impiegati dell'albergo prima che qualcuno chiami il medico del resort pur di togliersela dai piedi. A Marsa Alam non ci sono ospedali, il primo ospedale è a Hurghada, a circa 370 km dal Resort. Il medico lo disinfetta meglio che può, è irritato, gli fascia il braccio e dice a miss Elena di accompagnarlo subito fuori dal villaggio perchè il suo compito è finito e non vuole rogne.
Elena invece non resiste all'espressione di Mahmud che continua ad invocarla. Lei prende una decisione, lo accompagna sulla strada, fuori della guardiola della security, gli dice di aspettarla,
- Arrivo subito , non ti muovere!
Corre in camera, si cambia, prende la borsa, v'infila il portafoglio, i documenti, un pareo pulito, due t- shirt a mezza manica, della biancheria intima qualche prodotto per la toilette veloce, fa chiamare un taxi per Hurghada, con urgenza, c'è un ferito da trasportare all'ospedale.
Quando arriva in strada, il taxi è già lì ad aspettarla. Salgono sui sedili posteriori e in quattro ore sono al Nile Hospital. Moduli da firmare, 2.000 pounds di anticipo, le dicono che se vuole ha la possibilità di assicurare il ragazzo per un anno con 500 pounds in più, lei accetta perchè così il ragazzo sarà coperto per tutte le cure quando lei se ne andrà. Mahmud viene trasportato al reparto, gli fanno i raggi. Lo operano, dicono, in realtà gli cuciono la ferita che in realtà è una lacerazione multipla profonda e gli fanno un gesso leggero poichè c'è anche una piccola frattura, rimarrà ricoverato una settimana, o dieci giorni. L'ospedale trova ad Elena una camera d'albergo a Hurghada così potrà andarlo a visitare con comodo. Elena sta ore e ore al capezzale di Mahmud. In quei giorni egli le racconta la sua triste storia: dice di avere diciannove anni, ( ne dimostra quattordici ) la sua famiglia è a Luxor, suo padre vecchio ammalato, sua madre vecchia ammalata, tre fratelli più piccoli e due sorelle più grandi che stanno in casa ad accudire i genitori e i fratelli che lavorano un piccolo pezzo di terra per sfamarsi. Adesso lui che farà, con quel braccio non potrà più lavorare come muratore e la sua famiglia non avrà più i suoi soldi per sfamarsi. Elena gli chiede quanto guadagnava, trecentocinquanta pounds quando va bene è la risposta. Elena subito gli dice di non preoccuparsi, quelli li manderà lei alla sua famiglia fino a che lui non si rimetterà. Mahmud le racconta che lui voleva diventare un bravo cameriere e lavorare negli hotel, ma che non ha potuto studiare ed è stato costretto dalla vita a mettersi a lavorare fin da quando aveva otto anni. Elena si offre anche di farlo studiare alla scuola che lui ha sempre sognato, l'istituto Don Bosco del Cairo. Nei pochi giorni a disposizione, Elena non fa altro che telefonare in ogni parte d'Egitto, a Luxor dai suoi, al Cairo alla scuola. Ci potrebbero essere dei problemi se lui è musulmano. Gli compera e attiva un cellulare. Gli ha promesso solennemente che lo farà studiare. E' così intelligente, così profondo Mahmud, non si può abbandonarlo così.
19 aprile 2009: Elena fa ritorno in Italia. Si sente improvvisamente crollare, sentimenti ed emozioni più grandi di lei la rovistano da capo a piedi, la prende il panico. Lo chiama, il cellulare è spento per tre giorni consecutivi, durante i quali ha inviato circa un centinaio di sms, chiama il Nile Hospital che la informa che mister Mahmud ha lasciato l'ospedale il giorno 18 aprile alle ore 21.00. Non sanno i motivi per i quali mister Mahmud abbia voluto lasciare il letto d'ospedale. Ha preso la porta e via. Elena crede d'impazzire! Il suo bambino è sparito e non si sa più dove sia.
22 aprile 2009 h. 23.30: il cell si accende e lancia un sms:
I'm in Cairo they don't accept me in the school.
Elena si sente sollevata da terra, lui c'è, lo chiama, risponde ... inutile riportare le prime battute accorate della conversazione, le conosciamo a memoria. Poi due o tre volte:
- Perchè sei andato via dall'ospedale? Come stai?
Non capisce.
- Sono al Cairo, - grida disperatamente nel cellulare - sono al Cairo!
- Non mi vogliono alla scuola, vogliono soldi, io non ho soldi,
- Come va il braccio, ti fa male? Dove mangi, dove dormi? E' successo qualcosa?
- Nothing!
- What nothing?
- Perchè sei andato alla scuola?
La comunicazione s'interrompe.
Lei in preda ad un'agitazione mai provata prima nella vita lo chiama e lo richiama, suona ma non risponde, dopo un'ora di questo passo, Mahmud risponde:
- Hello!
- Hello! Dimmi dove sei, hai bisogno? Dimmelo, io prendo il primo aereo e ti raggiungo se hai bisogno ...
- Cairo!
- Ok, non ti muovere io arrivo da te, hai capito? che arrivo al Cairo?
- Yes
- Hai capito che devi rispondere al cellulare se ti chiamo. Ok?
- Yes , ok I'm here, I waiting for you!
- ... ( stretta al cuore ) , poi - Sì , aspettami e tieni acceso il cellulare. Ti abbraccio.
- Me to!
- ... ( stretta al cuore )
- ... ( silenzio )
- ... hai capito?
- Elena?
- Sì dimmi ...
- I miss you ...
- ... ( ... colpo l cuore )
25 aprile 2009: Elena atterra all'aeroporto internazionale del Cairo con il buon proposito di sbrigargli le pratiche dell'iscrizione alla scuola, prendere un appuntamento in ambasciata, egiziana , italiana, non sa neanche lei quale delle due ed esattamente per quale motivo.

BENVENUTA IN EGITTO ELENA!

12 commenti:

  1. hai fatto bene ad aiutarlo poverino bisogna sempre aiutare il prossimo chissà che ti sia riconoscente. tvb

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  2. non è chiaro se stanno insieme adesso

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  3. per l'amor di Dio Elena!!!(o chiunque tu sia, comunque tu ti chiami) non puoi neanche IMMAGINARE di cosa sono capaci alcuni di loro!
    Credimi, è legittimo pensare che la persona che hai GIUSTAMENTE e SACROSANTAMENTE soccorso
    (perchè il nostro livello di CIVILTA'
    ma soprattutto di
    SOLIDARIETA' UMANA
    e di SENSIBILITA'
    prevede l'immediato soccorso a quanti stanno male, tant'è che l'omissione di tale soccorso, in Italia si configura come reato, di OMISSIONE, appunto )
    abbia in seguito utilizzato strumentalmente il tuo aiuto!!!

    possibile che non ti dica niente,
    il fatto che ABBIA DECISO DI FARSI DIMETTERE VOLONTARIAMENTE???
    La sera stessa della tua partenza per rientrare in Italia???


    Quindi per l'amor di Dio Elena,
    valuta bene cio' che farai in futuro,
    è plausibile supporre che i soldi versati per la sua assicurazione sanitaria siano già stati riscossi,
    rinunciando a tale assicurazione pur di ottenerne i soldi (da te!)già versati.....

    Spero ardentemente di sbagliarmi, ma ci sono TROPPI punti oscuri in quanto accaduto....
    stai con le antenne dritte Elena!!!
    ALCUNI (e ripeto, e preciso, ALCUNI....che significa una parte, non certamente il popolo egiziano! )
    di loro venderebbero la madre, la sorella, la moglie e soprattutto la loro stessa dignità per MONEY....
    perchè queste saranno le richiesta successive Elena! Money, e money, e ancora money !
    Certo, il tutto ben e sapientemente impastato con accenni d'affetto, moltissimi "ti ricorso", prossimamente qualche "bahabak" ....

    storie trite e ritrite .....

    Fai come credi e preferisci (certo a loro, non sarà sfuggito il particolare della tua posizione PROFESSIONALE, dunque sei una prede perfetta ..... )
    ma quantomeno VERIFICA dove vanno a finire i tuoi soldi, insieme alla tua generosità ....

    Auguri di tutto cuore

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  4. elena facci sapere
    vorrei sbaglairmi MA CREDO CHE NON IMMAGINI NEANCHE MINIMmente ciò che ti aspetta ... ti sei spinta fin troppo
    ................. anche se non sarà stat la prima volta che andavi in egitto sicuramente era la prima volta che avevi un contatto diretto conuno di loro ...
    è vero troppi punti oscuri ...
    tu devi essere estremamnete generosa per fare quello che hai fatto ...
    ma lui ...
    lui ... beh non mi sorprende ... anzi mi fa anche un po' ridere... quella mattina ha pestato la cacca di una capra e buona fortuna ...
    lasciare l'ospedale .....
    andare al cairo ..... alla scuola ... mi chiedo se la don bosco accetta musulmani ... o forse è copto ... e tu alle ambasciate ... non capisco ...
    ma ti ripeto non capisco a non mi stupisco ... io sono stata capace di epggio ... percghè non sapevo non conoscevo brancolavo nel buio ... ora se mi succedesse la stessa storia .... gli darei un calcio nei denti ...
    ma devi fare esperienza ... E W W W I BLOG COME QUESTO! CHISSA' CHE FINALMENTE LE FREGATE D'EGITTO SI DESTINO DA SOGNI DI GENEROSITA' TI SALVO IO SENZA DI ME SEI NELLA MERDA CON ME IN PARADISO ECC E CC!
    CHE RABBIA MIO DIO!!!!!!!!!!!!!!!

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  5. ciao nick "d primo pelo" ...
    io sono nuovissima qui, sono l'anonima (ma non rimarrò tale per molto, spero)che per ora ha scritto due post
    uno a sostegno d "Stelladimare"
    e l'altro a commento dell'incredibile storia di "Elena" ....sono quella che affermava "troppi punti oscuri" ecc. ecc.....

    Non so neanch'io bene perchè, ma mi piacerebbe scambiare due opinioni con te in altra sede.....non intendo direttamente tipo cellulare o altro (ho rigoroso rispetto dell'altrui privacy, ed altrettanto pretendo per me stessa)
    magari email.....
    io non capisco molto di faccende informatiche, e la mia formazione purtroppo non m'aiuta su questo fronte....è di tutt'altra natura!
    quindi non so nemmeno se attraverso questo forum sia possibile scambiarsi messaggi non visibili a tutti, o solo a qualcuno, ovviamente a parte l'amministratrice alla quale chiedo scusa in anticipo se ho detto qualcosa di sbagliato,
    davvero ci capisco poco e niente!!

    A presto, un saluto a tutte e...speriamo non troppo MALONE per "Elena" !

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  6. ciao e benvenuta nel nostro blog. Di solito per ovvie ragioni le amiche di macheamore non si scambiano mail nel blog se non quella aperta appositamente. Se vuoi puoi intanto mandare qualunque messaggio direttamente a me, funziona un sufficiente filtro contro i " malintenzionati " che credimi sono parecchi. aikadolly@libero.it
    di primo pelo se vuoi mandami una mail o se ritieni sotto la tua responsabilità mandala direttamente sul blog.
    ayka

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  7. no non metto la mia mail sul blog perchè se la tipa di sopra ha qualcosa da dire che me lo dica sul blog ... io scrivo qui e non in altri forum perchè non viene censurato niente per cui è inutile scriversi in segreto ... meglio alla luce del sole ... quello che si dice di anscosto o parallelo non fa parte di me .

    "e la mia formazione purtroppo non m'aiuta su questo fronte....è di tutt'altra natura!"

    questa frase mi ha intrippato un po' ...
    mettiti un nick per cominciare poi si vedrà

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  8. Per l'utente "di primo pelo" :

    ciao "di primo pelo", mi spiace averti (forse) fatta allarmare,
    ma credimi, decisamente per nulla in questo caso!

    Sfogliando qua e là tra i commenti, in un commento scritto da "Raffah" a fine anno scorso, avevo letto che spesso la utenti di questo blog si tenevano in contatto tra loro in modi diversi dal "commento pubblico",
    e siccome io sono tra quelle donne che - qualora possibile - prediligono rapporti diretti e personali, il che è anche un modo per conoscersi meglio, soprattutto all'inizio -
    semplicemente avevo pensato a questa modalità di confronto.

    non temere: non ho proprio NULLA di "segreto, trasversale, nascosto" o altri simili aggettivi (a tuo piacere)...
    sono una persona mentalmente sana e credo decisamente equilibrata.
    Grazie a Dio, inoltre, non ho drammi particolari in corso ...

    conosco abbastanza bene l'Egitto e negli ultimi anni ci ho vissuto per diversi, e talora lunghi, periodi.
    Pensavo ( molto alla luce del sole)
    di poter di tanto in tanto, scambiare qualche opinione con te,
    solo in modo più diretto, perchè mi avevano colpito alcuni tuoi interventi.
    Ma naturalmente potrò farlo benissimo anche sul blog, hai ragione tu.

    Ho scoperto questo forum da poco, non so ancora molto, mi sto facendo un'idea ....

    Ti chiedo scusa per averti indotta ad un atteggiamento di prudenza, o fors'anche di sospetto, nei miei riguardi,
    che a me, è sembrato onestamente eccessivo;
    tuttavia posso capirlo e - ripeto - riconosco di aver sbagliato io.

    Come non detto!!!

    (per inciso: l'ultima tappa del mio percorso di formazione, è stato un master in psicologia della comunicazione educativa;
    come vedi, poco a che spartire con capacità informatiche!!! )

    Un caro saluto, DOLPHIN

    PER AIKADOLLY:
    ti ringrazio tanto Aika, ho apprezzato che tu mi abbia autorizzato a scriverti ad un tuo indirizzo email;
    non intendo affatto disturbarti inutilmente, solo cominciare a conoscerci (non so, forse nei forum non si fa, a me invece sembrava abbastanza ragionevole, come desiderio)
    In ogni caso, volevo tu sapessi che ho apprezzato questa tua disponibilità.
    Se per ragioni di trasparenza o qualsiasi altra ragione, dovesse rendersi opportuno per te/voi,
    sapere qualcosa di più su me, naturalmente sono disponibile anch'io a dare maggiori informazioni .... ma in questo (EVENTUALE) caso,
    in maniera "riservata" (solo a te, o a chi tu ritieni di poterti fidare dal punto di vista dell'affidabilità dei dati cosiddetti "sensibili")

    Ultima cosa: io ho scelto il nickname "Dolphin", ma me l'ha preso una sola volta, le altre (poche, peraltro)
    volte in cui ho scritto, ha continuato a mettermi "anonimo" ....
    sbaglio qualcosa io???
    come posso ovviare a questo inconveniente???
    Grazie ancora Aika, di cuore, Dolphin

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  9. ciao dolfin nella mia risposta non voleva esserci nulla di negativo, ma come vedi nei forum c'è di tutto ed io ho imparato a difendere la mia entità da nell'etere a mie spese. in mache amore come vedi non viene censurato nulla e nessuna indagine verràmnai fatta su chi è chi scrive cosa. Ayka è una giornalista seria che per prima vuole mantenere discrezione su sè stessa e sull'altrui persona. Io preferisco che se hai qualcosa di personale diciamo così mandi tutto all'indirizzo di ayka specificando per " di primo pelo per esempio" lei non legge e ce lo inoltra poi dopo il primo passaggio dove è specifivcata la mail ognuno si regola. però penso che troppo vado perduto in questo modo per il bene del blog. E' giusto scrivere sul blog cose inerenti il blog e privatamente di eargomenti extra.
    Io mi occupo di matematica all'università di Milano...
    credo che mi piacerebbe sapere che cosa ti ha colpito dei iei interventi ...
    scusa te se ho fatto di tutto per farmi fraintendere.

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